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Alla ricerca della tradizione: ieri, oggi e domani

GIOI……… è un paese collinare del Cilento Interno, nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, disteso su di un colle sottostante la catena Serra nella media valle dell’Alento.

Si affaccia su due valloni che confluiscono nella Pianura della Selva dei Santi, ha come frazione “CARDILE”.

Gioi Cilento

“Il panorama immenso, che parasi innanzi allo sguardo, è meraviglioso, indescrivibile!…

Infatti, quella svariata, dilettosa e vastissima prospettiva, è del più grand’effetto!

Oh quale incantevole vista, quanta poesia offre all’osservatore!…

Produce un vero incomparabile godimento dell’anima!

E’ il più bel quadro che possa pararsi innanzi ad occhio umano!…”

panorama notturno gioi home sito pro loco gioi cardile
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Cardile

Su una montagna tra Gioi e Cardile, tra l’VIII e il X sec., venne probabilmente costruita una laura basiliana ad opera dei monaci italo-greci, chiamata, ancora oggi, “la Laura”, in riferimento proprio all’antico villaggio.

“La Laura” (dal greco “quartiere”) era solitamente un luogo ameno su cui i monaci costruivano delle capanne di legno, dove si appartavano dal mondo, rifugiandosi nella preghiera e nella meditazione.

Verso la metà del sec. XVI scomparvero alcuni casali, tra cui quello di Teano e Casalicchio a causa delle scorribande compiute da Barbarossa, capo dei Saraceni, che dai lidi tirreni si spostava con rapace violenza verso le zone interne del Cilento.

Si suppone che proprio gli abitanti di questi casali, costretti a riparare altrove, costruirono un nuovo nucleo abitativo: Cardile.

La cinta muraria di periodo normanno-svevo

Dopo la prima occupazione avvenuta fra XI e XII secolo della parte sommitale della collina, la cui attuale tessitura urbanistica ripercorre i tratti del primo insediamento fortificato articolandosi rispetto al mastio in fasce concentriche, durante il tardo periodo normanno ed il periodo svevo l’insediamento castellare di Gioi subì una prima espansione che mantenne come limiti le scarpate naturali presenti lungo i lati nord ed ovest della collina.